Bonus ristrutturazione casa 2020

Bonus ristrutturazione casa 2020

Requisiti, novità e tutto quello che c’è da sapere per la detrazione fiscale 

State progettando la ristrutturazione di casa? Ecco una mini guida alle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2020: detrazioni fiscali e incentivi previsti per elettrodomestici, mobili, riqualificazioni energetiche e rischio sisma in vigore fino al 31 dicembre 2020.

 

Breve guida al bonus ristrutturazione casa 2020

Partiamo dall’inizio: che cos’è il bonus ristrutturazione 2020? Il bonus ristrutturazione 2020 consiste nelle detrazioni sulle spese sostenute per interventi di ristrutturazione di abitazioni private e di parti comuni di condomini, ovviamente nel territorio italiano. 

Il bonus viene applicato all’importo speso per la ristrutturazione: in pratica, si applica una detrazione IRPEF o sconto del 50% su quelle che sono le spese sostenute per un importo massimo di 96mila euro. 

 

Come si calcola l’ammontare del bonus ristrutturazione casa 2020?  Per calcolare a quanto ammonta il bonus ristrutturazione casa 2020, fanno fede i bonifici bancari effettuati per i lavori di ristrutturazione dal soggetto che richiede l’agevolazione.

 

IVA agevolata al 10%: di cosa si tratta? Un altro fattore interessante previsto dal bonus ristrutturazione 2020 è l’IVA agevolata al 10%. L’IVA al 10% è una delle agevolazioni fiscali fruibili per le operazioni di manutenzione sia ordinaria che straordinaria.  È applicabile per quelli che vengono definiti i “beni finiti”, ovvero quelli che nel complesso della casa conservano la loro individualità. Ecco alcuni esempi: opere che consentono il risparmio energetico, ascensori, sanitari, impianti di sicurezza. L’IVA al 10% è usufruibile anche sulla installazione o sostituzione di porte e infissi. Per poterne usufruire in caso di sostituzione è necessario però che la porta interna o esterna sia di materiale o grandezza diversa rispetto a quella precedente.

 

Quale documentazione è necessaria per usufruire dell’IVA agevolata al 10%? I documenti richiesti sono l’autocertificazione e la copia valida del permesso di costruire.

 

Il bonus mobili: di cosa si tratta? Il bonus mobili è una detrazione fiscale Irpef del 50% applicabile sulla spesa di mobili e grandi elettrodomestici acquistati in seguito ad una ristrutturazione. Gli elettrodomestici devono necessariamente essere di classe non inferiore alla A+, fatta eccezione per i forni che possono essere anche di classe A. La detrazione si applica su una cifra massima di 10.000€, suddivisa in 10 quote annuali (ognuna di uguale valore).

Il 5 giugno 2020 il Governo ha approvato il nuovo Decreto Rilancio 2020 che contiene un significativo rafforzamento delle agevolazioni dedicate alla ristrutturazione casa. La Legge di Bilancio 2020 ha riconfermato il bonus ristrutturazioni che prevede la detrazione fiscale pari al 50%. Questo significa che la proroga bonus casa 2020 comprende: ecobonus, bonus ristrutturazione, bonus mobili ed elettrodomestici e bonus verde.

 

Bonus ristrutturazione casa 2020: requisiti

Una delle prime domande che ci si pone prima di affrontare le spese di ristrutturazione casa è chiedersi a chi spetta il bonus ristrutturazione casa 2020. La risposta è semplice: i contribuenti IRPEF o IRES.

 

Non è obbligatorio essere proprietari dell’immobile per poter usufruire del bonus. Infatti, secondo la normativa, i soggetti che possono accedere a questa agevolazione sono: 

  • Il proprietario dell’immobile
  • Il nudo proprietario 
  • Il titolare di un diritto reale di godimento come usufrutto, uso, abitazione o superficie
  • Inquilino
  • Comodatario
  • Soci di cooperative divise e indivise
  • Soci di società semplici
  • Imprenditori individuali

 

Cosa contiene il Decreto Rilancio 2020?

Ecco alcuni punti fondamentali per riassumere le agevolazioni contenute nel Decreto Rilancio 2020 che aiuteranno chiunque decida di ristrutturare casa:

  • Aumento delle percentuali di detrazioni, Sismabonus e Ecobonus al 110%.
  • Possibilità di usufruire immediatamente dello sconto fiscale con lo sconto in fattura e lo sconto del credito.

 

Ecobonus del 110%: come funziona?

Innanzitutto, l’ecobonus è la detrazione IRPEF o IRES a cui possono accedere i contribuenti che effettuano lavori per il risparmio energetico su edifici esistenti.

Il bonus si concretizza nella riduzione delle imposte dovute, suddivise in 5 rate annuali di pari importo. In base al tipo di lavoro effettuato, le detrazioni vanno dal 50% al 70%, fino ad arrivare all’85% per i lavori in condominio. 

Tra gli interventi per cui è possibile richiedere l’ecobonus ci sono i lavori di riqualificazione energetica: ad esempio l’installazione di pannelli solari, di pareti isolanti, coperture e pavimenti, ma anche infissi e schermature solari.

Miglioramento di 2 classi energetiche: la maggior parte delle case di meno recente costruzione ricade in classi energetiche basse. Sembra quasi superfluo da dire ma tutto ciò è dovuto al fatto che, in passato, venivano utilizzati materiali termicamente poco performanti.  Grazie agli Ecobonus, è possibile correggere gli errori recuperando l’investimento in meno tempo e, di conseguenza, ottenendo un risparmio nei consumi.

Con il Decreto Rilancio del 13/05/2020, migliorando l’immobile di due classi energetiche è possibile ottenere una detrazione IRPEF del 110%.

Una volta definita l’attuale classe energetica dell’edificio, nonché i relativi consumi, si interviene soprattutto sull’involucro edilizio e sugli impianti.

Miglioramento sismico: è possibile ottenere il bonus fiscale anche per migliorare la classe di rischio sismico di un edificio. Ecco i punti base previsti:

  • Le ristrutturazioni antisismiche senza variazione di classe avranno diritto alla detrazione del 50%
  • Il miglioramento di una classe porterà alla detrazione del 70% per prime e seconde case ed edifici produttivi, mentre porterà al 75% nelle parti comuni dei condomini
  • Il miglioramento di due classi porterà alla detrazione del 80% per prime e seconde case ed edifici produttivi, mentre porterà al 85% nelle parti comuni dei condomini

 

 

NB: ad oggi siamo ancora in attesa del Decreto Attuativo che ci permetterà di sapere come attuare concretamente tutte le nuove detrazioni fiscali previste. Rimanete aggiornati per ulteriori novità!

 

FONTI:

The Italian Times

Governo Italiano – Presidenza del Consiglio dei Ministri