Bonus ristrutturazione 2024 per fabbricati rurali: ecco cosa c’è da sapere
L’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito alla possibilità di ottenere il bonus ristrutturazione 2024 per interventi su fabbricati rurali che, a seguito dei lavori, saranno adibiti ad abitazione. Stiamo parlando di interventi di ristrutturazione su immobili che, al momento dell’inizio dei lavori, siano accatastati come fabbricati rurali (categoria catastale A/6), mentre al termine dei lavori saranno adibiti ad abitazione e, di conseguenza, la loro categoria catastale cambierà.
La proroga del bonus ristrutturazione al 31 dicembre 2024 con detrazione Irpef del 50% sulle spese per la ristrutturazione di abitazioni e parti comuni di edifici residenziali è certamente una notizia importante per chi intende effettuare interventi di ristrutturazione edilizia. Questo incentivo può essere di grande aiuto per coloro che vogliono migliorare la propria casa, effettuare interventi di riqualificazione energetica, o trasformare, in questo caso, un fabbricato rurale in un’abitazione, contribuendo anche alla dinamica economica nel settore delle costruzioni e dell’edilizia. Il beneficio è regolamentato dall’articolo 16-bis del Dpr n. 917/86.
Questa detrazione offre la possibilità di detrarre dal reddito complessivo una percentuale pari al 50% delle spese sostenute per la ristrutturazione di abitazioni e parti comuni di edifici residenziali. È destinata ai contribuenti che possiedono o detengono l’immobile oggetto di intervento.
Gli interventi ammessi includono lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, nonché interventi finalizzati al risparmio energetico e all’eliminazione di barriere architettoniche. Nel corso del tempo, le modalità di accesso e i criteri di ammissibilità possono essere stati soggetti a modifiche normative.
Ma quali sono le condizioni necessarie per richiedere la detrazione del 50% prevista per le ristrutturazioni edilizie su fabbricati rurali?
Cosa sono gli interventi di ristrutturazione edilizia?
Dobbiamo innanzitutto definire cosa si intenda per interventi di ristrutturazione edilizia. Si tratta di tutti quegli interventi volti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare a un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente (articolo 31, comma 1, lettera d, della legge n. 457/1978).
Il bonus ristrutturazione del 50% può essere applicato anche agli interventi eseguiti su immobili non residenziali, purché siano soddisfatti tutti i requisiti necessari per ottenere l’agevolazione fiscale. Inoltre è imprescindibile che nel provvedimento amministrativo di autorizzazione ai lavori di ristrutturazione sia indicato con chiarezza e in modo esplicito il cambio di destinazione d’uso dell’immobile ristrutturato. Nel caso che stiamo esaminando, da fabbricati rurali a uso abitativo.
Questa disposizione allarga dunque il bonus ristrutturazione anche ai fabbricati rurali, con la condizione fondamentale che siano rispettati i criteri stabiliti per ottenere il beneficio fiscale e che nel provvedimento di autorizzazione ai lavori sia evidenziato il cambiamento di destinazione d’uso dell’immobile.
Per quali interventi è valido il bonus ristrutturazione casa 2024?
I lavori sulle singole unità immobiliari che danno diritto all’agevolazione fiscale includono interventi di:
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manutenzione straordinaria;
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restauro e risanamento conservativo;
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ristrutturazione edilizia.
Questi interventi devono essere eseguiti su immobili residenziali di qualsiasi categoria catastale, compresi quelli rurali, e sulle loro pertinenze. Tale disposizione è regolamentata dalle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001, il Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.
Per quanto riguarda i lavori sulle parti comuni degli edifici residenziali, per i quali ogni condomino può richiedere la detrazione, l’agevolazione spetta non solo per gli interventi elencati precedentemente, ma anche per interventi di manutenzione ordinaria, come indicato nella lettera a) del medesimo articolo 3 del Dpr 380/2001.
Bonus ristrutturazione 50: quali sono i requisiti?
Il bonus ristrutturazione al 50% è disponibile per i contribuenti soggetti all’Irpef, sia residenti che non residenti nel territorio italiano, ai quali vengono intestate le spese di ristrutturazione. Le categorie di soggetti che possono beneficiare di questa agevolazione includono:
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Proprietari o nudi proprietari dell’immobile;
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Il titolare di un diritto reale di godimento, quale usufrutto, uso, abitazione o superficie;
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L’inquilino o il comodatario;
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Soci di cooperative a proprietà divisa e indivisa;
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Imprenditori individuali, per gli immobili non considerati beni strumentali o merce;
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I soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali;
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I familiari conviventi, vale a dire il coniuge (a cui è equiparata la parte dell’unione civile), i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado;
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Il convivente di fatto;
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Il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
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Il promissario acquirente.